Centro Studi e Ricerche Diego Tajani – APS
STATUTO
Art. 1
Costituzione
È costituita l’Associazione di promozione sociale denominata “Centro Studi e Ricerche Diego Tajani – APS” con sede nel comune di Cutro (KR) in via San Francesco n. 40.
L’associazione è apartitica e ha carattere volontario.
L’assemblea e il Consiglio direttivo potranno svolgere le loro riunioni anche in luoghi diversi dalla sede dell’associazione.
Il patrimonio dell’associazione comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate è utilizzato per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.
La durata dell’Associazione è illimitata.
Il trasferimento della sede legale non comporta modifica statuaria se avviene all’interno dello stesso Comune. È data facoltà al Consiglio Direttivo di cambiare la sede legale, ove ne ravvisi la necessità previa deliberazione dell’assemblea dei soci. L’Associazione è tenuta a comunicare tempestivamente qualsiasi trasferimento di sede agli enti gestori di pubblici albi e registri nei quali è iscrittà.
Art.2
Scopi e attività
L’associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati.
Ai sensi dell’art 5 del codice del terzo settore l’associazione svolge attività d’interesse generale nei seguenti settori: d) f) i) v) w).
In particolare l’associazione ha le seguenti finalità e scopi:
a) Pubblicare la biografia, l’opera e tutti gli atti rilevanti afferenti a Diego Tajani; contestualizzando e attualizzando l’attività di Diego Tajani alla luce delle problematiche odierne che afferiscono al rapporto tra Stato e cittadini, all’importanza del rapporto equilibrato che vi deve essere tra diritti e doveri e alla lotta civile e democratica che deve essere fatta contro il crimine organizzato.
b) Approfondire le tematiche afferenti la legalità, i giovani e il Mezzogiorno, avendo come quadro di riferimento l’attuazione della Carta Costituzionale in tutti i suoi aspetti e, dunque, come obiettivo concreto quello di innescare processi di salvaguardia, promozione e valorizzazione delle istituzioni, il rafforzamento della democrazia e lo sviluppo dell’intero Paese.
c) Promuovere, mediante opportune azioni di studio e ricerca, formative, divulgative e di scambi culturali, il principio di legalità in stretta connessione da un lato con i processi democratici e di sviluppo della cittadinanza e, dall’altro, con il valore storico, presente e futuro della Costituzione Repubblicana.
d) Compiere studi e ricerche qualificate sul fenomeno mafioso nelle sue diverse sfaccettature.
e) Attivare dei percorsi di confronto, mediante laboratori aperti alla società, sui temi della legalità, dell’amministrazione della giustizia, dell’organizzazione mafiosa, delle politiche di contrasto alle mafie.
f) Consapevoli che l’illegalità e gli altri fenomeni criminosi non si combattono solo con la repressione, ma anche con progetti culturali, sociali ed economici e il Centro si adopererà a insistere anche in questa direzione.
g) Coinvolgere i giovani e le scuole nei percorsi di conoscenza della Costituzione e di attuazione dei princìpi di legalità democratica e dei diritti e doveri di cittadinanza.
h) Coinvolgere l’Unical, la Svimez e le classi dirigenti nel suo assieme in un impegno a colmare il sempre più largo fossato che s’è aperto tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, con la consapevolezza che un’Italia che corra a due velocità sarà marginale nel contesto europeo e mondiale.
i) Ideare, progettare, realizzare progetti sulla figura di Diego Tajani e sulla legalità, la democrazia e la cittadinanza.
j) Realizzare un percorso di sinergia strategica con le istituzioni politiche, le associazioni, le entità economiche, sociali e culturali in una dimensione nazionale, in particolare tale percorso dovrà avere come riferimento il dialogo e gemellaggio con le istituzioni e la comunità della città di Vietri sul Mare, città originaria della famiglia Tajani.
k) Ulteriore gemellaggio è auspicabile con la città di Reggio Emilia, che abbia come fine ineludibile, in un momento difficile per le due comunità (cutrese e reggiana) di favorire il dialogo e la creazione di un fronte comune di opposizione e proposta contro i fenomeni criminali, specie di origine mafiosa e, nel contempo, per determinare opportunità di crescita e sviluppo culturale e sociale.
l) Promuovere e diffondere i valori della democrazia, della cittadinanza, della legalità e della convivenza civile mediante delle borse di studio per i ragazzi degli istituti di Cutro e di Vietri sul Mare, con l’apporto finanziario delle istituzioni pubbliche e private delle regioni Calabria e Campania ed Emilia Romagna.
Al fine di dare più forza e consistenza al Centro Tajani si decide di istituire un Premio nazionale Diego Tajani caratterizzato dai temi di cui sopra organizzato in collaborazione tra Cutro, Vietri Sul Mare, cittadina di provenienza della famiglia Tajani, e da Reggio Emilia, dove risiede un’importante e numerosa comunità cutrese. A ciò si può aggiugere l’assegnazione di borse di studio agli alunni delle scuole di Cutro, Vietri sul Mare e Reggio Emilia.
m) Attivare il sito sul CENTRO STUDI E RICERCHE DIEGO TAJANI APS per attività di promozione, valorizzazione e divulgazione delle finalità, degli obiettivi, degli studi e delle ricerche e delle cooperazioni inter-istituzionali nonché delle attività dello stesso Centro Studi riguardo agli ambiti di riferimento, così come si punta nell’ambito del sito alla ideazione, progettazione, avvio e gestione di un giornale on-line.
n) Divulgazione tramite i social network, le piattaforme e i portali video, e altri canali tematici delle attività del Centro.
Gli ambiti di riferimento dell’attività dell’associazione saranno i seguenti.
I) Ambito- Studio, ricerca, divulgazione della vita e dell’opera di Diego Tajani: per come esplicitato nelle finalità tale ambito afferirà specificamente a promuovere, divulgare e valorizzare ciò che Tajani ha rappresentato come uomo delle istituzioni e esponente di primo piano nella lotta alla mafia;
II) Ambito- Studio, ricerca e divulgazione sul fenomeno mafioso: si tratta di un ambito molto importante perché si cercherà tramite un’attenta e rigorosa attività scientifica di far conoscere a fondo il fenomeno mafioso, soprattutto per quegli aspetti ancora non indagati e non sufficientemente assoggettati a valutazione;
III) Ambito-Studio, ricerca sui temi della legalità, democrazia, cittadinanza e costituzione: in tale ambito si indagheranno legalità, democrazia e cittadinanza in modo integrato, soprattutto alla luce della nostra Costituzione, cercando quindi di valorizzare l’aspetto della legalità democratica che fonda i diritti di cittadinanza;
IV) Ambito questione giovanile con particolare attenzione al diritto allo studio, alle questioni del lavoro precario e al problema dell’occupazione. Un impegno eccezionale ed originale va posto sui nuovi lavori legate all’uso di tecnologie avanzate che possono aprire ulteriori occasioni ai giovani;
V) Ambito Mezzogiorno: approfondire lo studio e la ricerca in collaborazione con l’UNICAL e la Svimez; assumere un forte impegno per determinare le condizioni di uno sviluppo avanzato tale da ridurre il gap sempre crescente con il nord dell’Italia;
VI) Ambito-Progettazione: l’ambito progettuale si occuperà della ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative riferite alle attività istituzionali del Centro Studi e Ricerche e preparerà i progetti al fine di ottenere le relative risorse finanziarie da parte di enti pubblici e privati;
VII) Ambito-Comunicazione e Cooperazione Istituzionale: in tale ambito si svolgeranno i compiti riferiti all’organizzazione delle attività di divulgazione (seminari, convegni, conferenze, laboratori di confronto) nonché quelli riferiti alle attività di cooperazione istituzionale con enti pubblici e privati, in particolare con gli enti scolastici;
VIII) Ambito Centro Documentale che conterrà tutti i documenti riferiti alla biografia, l’opera e la complessiva attività di Diego Tajani, nonché tutti i documenti di ricerca e studio e le pubblicazioni effettuate nonché le diverse pubblicazioni di altri autori o centri di produzione che sono attinenti con le attività del Centro;
IX) Soprattutto i rapporti con le scuole diventano centrali nell’attività del Centro Studi, perché si ritiene prioritario attivare con le giovani generazioni un dialogo per dei precisi percorsi cognitivi che diano consapevolezza che l’essere cittadino di una comunità implica un corretto rapporto tra la propria sfera individuale e quella sociale e tra queste e le regole di convivenza civile;
X) Promuovere attività on line: Giornale on line, video, cortometraggi, piattaforme e altri strumenti che i soci ed in particolare i giovani vorranno promuovere.
Per la realizzazione dei propri scopi e nell’intento di operare per la realizzazione di interessi a valenza collettiva, l’Associazione si attiverà mediante:
a) Stipulazione di accordi e convenzioni con Enti ed istituzioni pubbliche e/o private per la promozione e l’esercizio delle sue attività;
b) Collaborazione con associazioni ed istituzioni che ne facciano richiesta, purchè queste abbiano finalità non a scopo di lucro e siano ritenute utili per il raggiungimento degli scopi
c) Raccolta fondi attraverso iniziative di autofinanziamento e/o ricerca;
d) Lo svolgimento delle attività consentite dall’ordinamento utili al fine di conseguire gli scopi associativi e finanziarne le attività.
L’associazione può esercitare, a norma dell’art. 6 del Codice del terzo settore, le attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo le previsioni del presente statuto e nei criteri e limiti definiti con apposito Decreto ministeriale, con le modalità operative deliberate dal proprio Consiglio direttivo.
Al fine di ottimizzare l’organizzazione dell’associazione sono state individuate le seguenti aree di attività:
a) Cultura della legalità;
b) Ricerca storica e archivio;
c) Attività sociali;
d) Mondo giovanile;
e) Social network e social media.
Le nomine dei responsabili delle aree e l’individuazione di ulteriori aree tematiche saranno deliberate dal Consiglio Direttivo.
Per lo svolgimento delle suddette attività, l’Associazione si avvale prevalentemente delle attività prestate in forma volontaria, libera e gratuita dai propri associati volontari. Può inoltre avvalersi, in caso di particolare necessità, di prestazioni di lavoro autonomo o dipendente, anche ricorrendo ai propri associati nei limiti previsti dalla attuale normativa. La qualifica di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l’ente di cui il volontario è socio o associato o tramite il quale svolge la propria attività volontaria.
Art. 3
Risorse economiche
L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività:
a) quote e contributi degli associati;
b) eredità, donazioni e legati;
c) contributi dello stato, delle regioni, di enti locali, di enti istituzionali pubblici;
d) contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;
e) entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
f) proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
g) erogazioni liberali di associati e dei terzi;
h) entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste, sottoscrizioni anche a premi, pesche, vendita manufatti e prodotti tipici.
Il fondo comune costituito con le risorse di cui al comma precedente, non può essere ripartito tra i soci né durante la vita dell’Associazione, né all’atto del suo scioglimento.
Il patrimonio comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate, è utilizzato per lo svolgimento dell’attività statuaria ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità soci.
L’esercizio finanziario dell’Associazione ha inizio e termina rispettivamente il 1° Gennaio e il 31 Dicembre di ogni anno.
L’associazione deve redigere il bilancio di esercizio annuale e con decorrenza dal primo gennaio di ogni anno.
Esso è predisposto dal Consiglio direttivo e viene approvato dalla Assemblea entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio cui si riferisce il bilancio e depositato presso il Registro unico nazionale del terzo settore.
Nel bilancio viene adeguatamente documentata la natura secondaria e strumentale delle eventuali attività diverse realizzate dall’associazione ai sensi dell’art. 6 dlgs 117-17.
Art. 4
Soci
Il numero degli aderenti è illimitato.
Sono membri dell’associazione i soci fondatori e tutti i soggetti, persone fisiche o enti del terzo settore che si impegnino a contribuire alla realizzazione degli scopi dell’Associazione e ad osservare il presente statuto.
Gli enti partecipano attraverso il loro legale rappresentante o un socio espressamente delegato.
Art. 5
Criteri di ammissione ed esclusione dei soci
L’ammissione a socio è subordinata alla presentazione di apposita domanda scritta da parte degli interessati.
L’associazione non dispone limitazioni con riferimento alle condizioni economiche e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all’ammissione degli associati e non prevede il diritto di trasferimento, a qualsiasi titolo, della quota associativa.
Possono essere soci dell’Associazione le persone fisiche ed Enti del terzo settore che si riconoscono negli scopi perseguiti dall’Associazione e vogliano concorrere al perseguimento degli stessi.
L’appartenenza all’Associazione è libera e volontaria, ma impegna gli aderenti al rispetto delle risoluzioni adottate dai suoi organi secondo le specifiche competenze previste dalle norme statuarie.
Sono escluse le partecipazioni alla vita associativa puramente temporanee.
Sulle domande di ammissione si pronuncia il Consiglio direttivo, le eventuali reiezioni devono essere motivate e sono impugnabili di fronte all’assemblea dei soci.
Il Consiglio direttivo cura l’annotazione dei nuovi aderenti nel libro dei soci, dopo che gli stessi avranno versato la quota associativa.
La qualifica di socio si perde per recesso, per esclusione, per decesso.
Il recesso da parte dei soci deve essere comunicato in forma scritta all’Associazione.
L’esclusione dei soci è deliberata dall’Assemblea su proposta del Consiglio direttivo per:
a) Mancato versamento della quota associativa per un anno,
b) Comportamento contrastante con gli scopi dell’Associazione,
c) Persistenti violazioni degli obblighi
In ogni caso, prima di procedere all’esclusione, devono essere contestati per iscritto al socio gli addebiti che allo stesso vengono mossi, consentendo facoltà di replica.
Il socio receduto o escluso non ha diritto alle restituzioni delle quote associative versate.
La quota sociale non è trasmissibile, né rivalutabile.
Art. 6
Doveri e diritti degli associati
I soci sono obbligati:
a) ad osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi;
b) a mantenere sempre un comportamento corretto nei confronti dell’Associazione;
c) a versare la quota associativa di cui al presente.
I soci hanno diritto:
a) a partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;
b) a partecipare all’Assemblea con diritto di voto;
c) ad accedere alle cariche associative;
d) prendere visione dei libri sociali, con possibilità prenderne copia.
I soci non possono vantare alcun diritto nei confronti del fondo comune, né di altri cespiti di proprietà dell’Associazione.
Art. 7
Organi dell’Associazione
Sono organi dell’Associazione: a) L’Assemblea dei soci; b) Il Consiglio direttivo; c) Il Presidente; d) Il Vice Presidente; e) Il Direttore; f) Il Segretario; g) Il Tesoriere; h) L’eventuale organo di controllo contabile.
Le cariche associative vengono ricoperte a titolo gratuito. Ai titolari delle cariche possono essere rimborsate le spese sostenute a causa del loro incarico.
Art. 8
Assemblea
L’Assemblea è composta da tutti i soci e può essere ordinaria e straordinaria.
Ogni associato dispone di un solo voto.
Ogni associato può farsi rappresentare in Assemblea da un altro con delega scritta per un massimo di tre per associato.
L’Assemblea indirizza tutta l’attività dell’Associazione ed in particolare:
a) nomina e revoca i componenti degli organi sociali;
b) nomina e revoca, quando previsto, il soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
c) approva il bilancio;
d) delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;
e) delibera sull’esclusione degli associati e sul rigetto delle domande di ammissione;
f) delibera sulle modificazioni dell’atto costitutivo o dello statuto;
g) approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;
h) delibera lo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell’associazione;
i) delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo statuto alla sua competenza;
l) delibera su tutte le questioni ad essa sottoposte da parte del Consiglio direttivo.
L’Assemblea ordinaria viene convocata dal Presidente del Consiglio direttivo almeno una volta all’anno, per l’approvazione del bilancio consuntivo, ed ogni qualvolta lo stesso Presidente o il Consiglio direttivo o un decimo degli associati ne ravvisino l’opportunità.
L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto, sullo scioglimento dell’Associazione e sull’ eventuale trasformazione, fusione o scissione dell’associazione.
L’Assemblea ordinaria e quella straordinaria sono presiedute dal Presidente del Consiglio direttivo o, in sua assenza, dal Vice-Presidente, e in assenza di entrambi, da altro membro del Consiglio direttivo eletto dai presenti.
Le convocazioni devono essere effettuate mediante avviso scritto da recapitarsi almeno 48 ore prima della data della riunione, contenente ordine del giorno, luogo, data ed orario della prima ed eventuale seconda convocazione.
In difetto di convocazione formale o di mancato rispetto dei termini di preavviso, saranno ugualmente valide le adunanze cui partecipano di persona o per delega tutti i soci.
L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà dei soci.
In seconda convocazione, da svolgersi in un giorno diverso da quello fissato per la prima, l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti o rappresentati.
Le deliberazioni dell’Assemblea sono valide quando siano approvate dalla maggioranza dei presenti.
Per modificare lo statuto occorrono in prima convocazione il voto favorevole della metà degli associati, in seconda convocazione occorre la presenza di almeno metà degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Qualora nella seconda convocazione non venisse raggiunto il numero costitutivo, è possibile indire una terza bconvocazione, a distanza di almeno 10 giorni dalla seconda convocazione, nella quale la deliberazione in merito a modifiche statuarie sarà valida qualunque sia il numero dei soci intervenuti o rappresentati purché adottata all’unanimità.
Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.
Art. 9
Il Consiglio direttivo
Il Consiglio direttivo è formato da un numero di membri non inferiore a tre e non superiore a quindici, nominati dall’Assemblea dei soci, fra i soci medesimi o tra le persone indicate tra I soci degli Enti.
I membri del Consiglio direttivo rimangono in carica 5 anni e sono rieleggibili. Possono far parte del Consiglio esclusivamente gli associati maggiorenni.
Nel caso in cui per dimissione o altre cause, uno o più componenti del Consiglio direttivo decadano dall’incarico, il Consiglio direttivo può provvedere alla loro sostituzione nominando i primi tra i non eletti, che rimangono in carica fino allo scadere dello stesso Consiglio.
Ove decada oltre la metà dei membri del Consiglio, l’Assemblea deve provvedere Alla nomina di un nuovo Consiglio.
Il Consiglio nomina al suo interno un Presidente, un Vice-Presidente.
Il Consiglio direttivo è investito dei più ampi poteri per gli adempimenti di tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, utili o necessari per il raggiungimento degli scopi sociali.
In particolare il Consiglio direttivo delibera:
a) le proposte di modifica dello statuto;
b) i programmi delle attività;
c) l’ammissione di nuovi soci;
d) l’acquisto, l’accettazione o il rifiuto di lasciti o donazioni su proposta o previo parere del Presidente;
e) il rendiconto annuale da sottoporre all’Assemblea dei soci per l’approvazione;
f) provvedimenti relativi alla cassa, contabilità e amministrazione;
g) tutti gli atti che comportino variazioni al patrimonio;
h) la misura della quota associativa e le modalità di versamento;
i) tutte le questioni che siano riservate alle competenze di altri organi.
Il Consiglio direttivo è presieduto dal Presidente, o, in caso di sua assenza, dal Vice-Presidente, e, in assenza di entrambi, dal membro più anziano.
Il Consiglio direttivo è convocato di regola ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno e almeno la metà dei componenti ne faccia richiesta.
Assume le proprie deliberazioni con la presenza della maggioranza dei soci membri ed il voto favorevole della maggioranza degli interventi.
Art. 10
Il Presidente
Il Presidente, nominato dal Consiglio direttivo, ha il compito di presiedere lo stesso nonché l’Assemblea dei soci. Ha la durata di cinque anni.
Al Presidente è attribuita la rappresentanza legale dell’Associazione di fronte a terzi ed in giudizio. In caso di sua assenza o impedimento le sue funzioni spettano al Vice- Presidente o, in assenza, al membro più anziano.
Il Presidente cura l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio direttivo e in caso d’urgenza ne assume i poteri, chiedendo ratifica allo stesso dei provvedimenti adottati, nell’adunanza immediatamente successiva.
Il potere di rappresentanza attribuito al presidente, ed eventualmente ad altri membri del direttivo è generale. Le limitazioni del potere di rappresentanza non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore o se non si prova che i terzi ne erano a conoscenza.
Art. 11
Il Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico, composto, secondo le deliberazioni assunte di volta in volta dal Consiglio Direttivo, da eminenti personalità della comunità scientifica e della cultura italiane e straniere, con competenze legate alle attività e alle finalità dell’Associazione, dal Direttore e dal Direttore Scientifico dell’Istituto. Il Comitato Scientifico è convocato e presieduto dal Presidente e avrà funzioni di consulenza sugli indirizzi dell’attività di ricerca del Centro Studi, contribuendo anche a garantirne il rigore delle scelte operate.
Il Direttore
Il Direttore è eletto dal Consiglio Direttivo e ne fa parte di diritto ed assicura la gestione dell’Associazione, esercitando una generale funzione di amministrazione e coordinamento. Dura in carica cinque anni ed è rieleggibile.
Il Direttore, a titolo esemplificativo:
– sottopone al Consiglio Direttivo le relazioni sulle attività ed i progetti di ricerca dell’Istituto; – mantiene e gestisce i rapporti con i Centri e le Istituzioni italiane e straniere, finalizzati allo svolgimento delle attività del Centro;
– predispone, unitamente al Consiglio Direttivo e al Tesoriere, le relazioni sul bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre all’Assemblea;
– decide la composizione dei gruppi di studio e/o ricerca per singoli progetti e sceglie i collaboratori idonei allo svolgimento delle attività;
– procede all’assunzione e al licenziamento del personale dipendente e sottoscrive i contratti con i collaboratori;
– apre e chiude conti correnti bancari e postali, ed effettua in genere ogni operazione sugli stessi nell’interesse dell’Associazione.
Il Segretario
Il Segretario dell’associazione è nominato dall’Assemblea dei soci per cinque anni tra i soci dell’Associazione.
Il Segretario dirige gli uffici dell’Associazione, cura il disbrigo degli affari ordinari, svolge ogni altro compito a lui demandato dalla Presidenza o dal Consiglio Direttivo dai quali riceve direttive per lo svolgimento dei suoi compiti.
Il Segretario partecipa alle sedute del Consiglio Direttivo ed alle riunioni dell’Assemblea.
Il Tesoriere
Al Tesoriere è demandato il compito di tesoreria nonché la predisposizione del bilancio consuntivo e preventivo.
La tenuta, l’amministrazione e la conservazione delle finanze e del patrimonio dell’Associazione come definiti ai punti successivi, compresa la tenuta della cassa.
Organo di controllo
L’Organo di controllo, anche monocratico, è nominato al ricorrere dei requisiti previsti dalla Legge.
I componenti dell’Organo di controllo, ai quali si applica l’art. 2399 del Codice civile, devono essere scelti tra le categorie di soggetti di cui al co. 2, art. 2397 del Codice civile. Nel caso di organo collegiale, i predetti requisiti devono essere posseduti da almeno uno dei componenti.
L’Organo di controllo vigila sull’osservanza della Legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, anche con riferimento alle disposizioni del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, qualora applicabili, nonché sulla adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamento. Esso esercita inoltre il controllo contabile nel caso in cui non sia nominato un soggetto incaricato della Revisione legale dei conti o nel caso in cui un suo componente sia un revisore legale iscritto nell’apposito registro. L’organo di controllo esercita inoltre compiti di monitoraggio dell’osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, ed attesta che l’eventuale bilancio sociale sia stato redatto in conformità alle linee guida ministeriali. Il bilancio sociale dà atto degli esiti del monitoraggio svolto dall’organo di controllo.
I componenti dell’organo di controllo possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo, e a tal fine, possono chiedere agli amministratori notizie sull’andamento delle operazioni sociali o su determinati affari.
Art. 12
Revisione legale dei conti
Se l’Organo di controllo non esercita il controllo contabile e se ricorrono i requisiti previsti dalla Legge l’associazione deve nominare un Revisore legale dei conti o una Società di revisione legale iscritti nell’apposito registro.
Art. 13
Norma finale
In caso di estinzione o scioglimento dell’associazione, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio regionale del Registro unico nazionale del Terzo settore, da quando sarà operativo, e salva diversa destinazione imposta dalla Legge, ad altri enti del Terzo settore o a fini di utilità sociale, nelle more della piena operatività del suddetto Ufficio.
L’Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori preferibilmente scelti tra i propri associati.
Art. 14
Rinvio e clausola di mediazione
Per quanto non espressamente riportato in questo statuto si fa riferimento al codice del terzo settore e ad altre norme di legge vigenti in terzo settore e associazionismo.
I dati personali delle persone fisiche e giuridiche dei quali l’associazione entrerà in possesso nel corso della propria attività saranno sottoposti a trattamento previsto dalla disciplina vigente sulla tutela dei dati personali.ù
Per eventuali controversie tra gli associati, o tra questi e gli organi sociali o tra gli organi sociali, prima di qualunque ricorso alla giustizia ordinaria, sarà esperito un tentativo di conciliazione presso un organismo autorizzato ai sensi della vigente normativa.
Art. 15
Registrazione ed esenzione da imposta di bollo
Il presente statuto è soggetto a imposta di registro in misura fissa ed è esente dall’imposta di bollo ai sensi dell’art. 82 del codice del terzo settore (dlgs 117-2017).